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Richieste di esercizio dei diritti degli interessati
RICHIESTE DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DEGLI INTERESSATI AI SENSI DEGLI ARTT. 15-22 DEL REGOLAMENTO UE n. 2016/679 (GDPR)
L’Automobile Club Trento (di seguito: AC) ha predisposto le presenti modalità operative nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) per agevolare l’esercizio dei diritti dell’interessato e per assicurare:
- la data certa nell’acquisizione delle richieste;
- l’identificazione dell’interessato richiedente;
- l’accettabilità delle richieste;
- il tracciamento dei tempi di risposta;
- la verifica del destinatario della documentazione prodotta in adempimento alle richieste.
Elenco dei diritti garantiti all’interessato
All’interessato sono garantiti i diritti previsti dal GDPR, come di seguito specificato:
- revoca del consenso prestato (art. 7);
- accesso ai dati personali (artt. 15 e 22);
- rettifica dei dati (art. 16);
- cancellazione dei dati (art. 17);
- limitazione del trattamento (art. 18);
- portabilità dei dati (art. 20);
- opposizione al trattamento (art. 21).
Come inviare la richiesta di esercizio dei diritti
L’interessato può inviare all’AC le richieste di esercizio dei propri diritti utilizzando l’apposito modello di richiesta pubblicato sul sito web www.trento.aci.it. Nel caso in cui l’interessato non utilizzi il modello disponibile sul sito dell’AC, la richiesta di esercizio dei diritti dovrà comunque contenere gli stessi elementi.
I canali per l’invio della richiesta sono:
- PEC, alla casella DPO.AutomobileClubItalia@pec.aci.it, se inviata all’AC per il tramite del Responsabile della protezione dei dati personali;
- posta elettronica, all’indirizzo segreteria@acitrento.it, se diretta all’AC, o all’indirizzo m.annibalidpo@aci.it, se inviata all’AC per il tramite del Responsabile della protezione dei dati personali;
- posta ordinaria, scrivendo ad Automobile Club Trento - via R. Lunelli nn. 2-4 - Palazzo ACI - 38121 Trento;
- a mani, tramite consegna all’Ufficio protocollo dell’AC.
L’interessato, in caso di presunta violazione dei propri dati personali o di immotivata inottemperanza alle richieste di esercizio dei diritti, può effettuare una segnalazione al Responsabile della protezione dei dati personali all’indirizzo PEC DPO.AutomobileClubItalia@pec.aci.it.
Documenti da allegare alla richiesta di esercizio dei diritti
Ai fini dell’identificazione del richiedente da parte dell’AC, qualora l’istanza sia inviata:
- direttamente dall’interessato, dovrà essere allegata copia di un documento di riconoscimento in corso di validità;
- da un terzo a ciò delegato (incluso un familiare), dovranno essere allegate:
- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità di chi presenta la richiesta;
- copia del documento di riconoscimento in corso di validità dell’interessato;
- delega scritta e firmata dell’interessato (non necessaria in caso di genitore che esercita la potestà genitoriale su un minore, nel qual caso è richiesta un’autocertificazione che attesti il legame di parentela); - da un legale, dovranno essere allegati:
- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità dell’interessato;
- mandato conferito nell’ambito della sua professione o delega scritta e firmata dell’interessato.
Precisazioni
La richiesta di esercizio dei diritti, ove l’interessato utilizzi il modello predisposto dall’AC reperibile sul sito www.trento.aci.it, dovrà sempre essere inviata unitamente alla presa visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del GDPR.
Per dare seguito alle comunicazioni pervenute, l’AC potrà chiedere all’interessato di fornire ulteriori informazioni nel caso in cui quelle inviate non siano sufficienti a intraprendere le azioni richieste.
Il GDPR fissa il termine per ottemperare alla richiesta dell’interessato in 30 giorni e ammette una proroga di ulteriori 60 giorni, se necessario, tenuto conto della complessità e del numero delle richieste; in tale ultimo caso, l’AC informerà l’interessato di tale proroga e dei motivi del ritardo, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. L’esercizio dei diritti è gratuito così come le eventuali comunicazioni e azioni intraprese dall’AC.
Se le richieste dell’interessato sono manifestamente infondate o eccessive, in particolare per il loro carattere ripetitivo, l’AC potrà addebitare un contributo spese ragionevole tenendo conto dei costi amministrativi sostenuti per fornire le informazioni o la comunicazione o intraprendere l’azione richiesta oppure rifiutare di soddisfare la richiesta.